VILLA VENINI IN ROMA….QUALCHE INTERROGATIVO COMINCIAMO A PORGERCELO ANCHE NOI……
Raggiunto da una richiesta di spiegazione pervenuta via social sul gruppo Comune di Castroreale (ME) Unofficial e invitato dagli amministratori della pagina a rispondere, senza indugio, rassegno la mia versione dei fatti al fine di evitare ogni strumentalizzazione del buon operato dell’amministrazione comunale e degli uffici.
Innanzitutto ringrazio, come sempre fatto, gli amministratori del gruppo “Comune di Castroreale (ME) Unofficial” per il servizio volontario che svolgono nel divulgare notizie riguardanti il nostro amato comune e perché no, anche per alimentare dibattiti sani e costruttivi che portino CHIAREZZA.
A differenza di qualcun altro non li attacco e/o li ringrazio “a convenienza”! …. Io li ringrazio sempre e comunque!
Lavorando costantemente insieme all’attuale Giunta, agli uffici e a quei consiglieri a sostegno dell’azione amministrativa per risolvere problematiche a volte particolarmente difficili, chiamato apertamente in causa, non mi sottraggo al richiesto confronto sul tema riguardante la Villa Venini in Roma.
1. Innanzitutto chi chiede spiegazioni sbaglia (volutamente) nel dire che la Villa è stata “restituita” nel febbraio 2024! Perché nel febbraio 2024 è avvenuta una cosa ben diversa: è stato eseguito uno sfratto esecutivo dell’immobile a cui il Sindaco, unitamente all’assessore Triolo, ha partecipato di persona mettendoci la faccia! E dell’avvenuto sfratto ne ha dato subito conoscenza alla cittadinanza attraverso un post pubblico e comunicazioni alla stampa. Le foto, postate a corredo di questo post, si riferiscono proprio a quel giorno in cui, finalmente, si e’ voltato pagina……
2. Qualche giorno dopo, come un fulmine al ciel sereno, viene notificata al comune un’ordinanza di demolizione riguardante diversi manufatti che il Comune di Roma riteneva abusivi! Si, avete capito bene! Il comune di Roma ci contesta diversi abusi edilizi (naturalmente non posti in essere dal Comune) e addirittura ci intima la demolizione di una parte dell’edificio. Il cammino è subito in salita e, pertanto, subisce sin da subito dei rallentamenti……
3. Ecco dunque che viene impugnata la determina dirigenziale del Comune di Roma per non farla diventare esecutiva. Nel redigere il ricorso ci si premura di eseguire degli studi petrografici, aerofotogrammetrie ecc ecc…. Notti passate a studiare i faldoni depositati negli archivi del comune per dare più spunti possibili ai legali dell’ente, lavoro che “non si vede” ma che spero darà presto i suoi frutti in sede Tar Lazio dove è attualmente incardinato.
4. Nel frattempo, valutate le condizioni dell’immobile a seguito di sopralluogo tecnico, nonostante alcuni malumori che cominciano a manifestarsi tra i banchi della ex maggioranza (emergevano alcune posizioni che ritenevano la villa si dovesse vendere, ma su questo punto non mi dilungo perché è già emerso in sede di consiglio comunale) il sindaco (che ha sempre rifiutato e che sempre rifiuterà categoricamente l’idea che la villa debba essere venduta all’asta) riesce ad ottenere il via libera dal consiglio comunale per eseguire alcune opere urgenti di manutenzione straordinaria dell’immobile. Mi sembra giusto precisare che in quella seduta fondamentale era stato l’apporto del Gruppo “Rinnovamento democratico” che votò a favore della manovra appoggiando il sindaco in questo proposito di messa in sicurezza dell’immobile.
5. Cominciano dunque i lavori indifferibili e urgenti sull’immobile: sistemazione del tetto da cui entrava acqua, cambio dei pluviali, eliminazione di fonti di umidità, rifacimento di un muretto laterale che stava precipitando sulla strada adiacente, liberazione dei locali da vecchi mobili desueti e in cattivo stato di conservazione che erano stati abbandonati ecc ecc … E’ utile precisare che l’erba che cresce in un giardino non è un lavoro indifferibile e urgente! Il Comune non può permettersi un giardiniere in attesa che la villa venga affittata perché i soldi pubblici non si sprecano!!!!!!
6. L’immobile al suo interno è in buono stato di conservazione proprio a seguito degli interventi per lavori di circa 35.000 euro effettuati e conclusi qualche mese fa!!!! E’ già agli atti la relazione dell’ufficio competente redatta alla conclusione dei lavori di cui sopra.
7. Naturalmente molto altro si dovrà sistemare ma per il momento, senza timore di smentita, la villa è in sicurezza e non sta subendo alcun pregiudizio strutturale che ne diminuisca il valore.
8. Andiamo al bando pubblico già espletato: per la prima volta nella storia del patrimonio Venini per affittare un bene si è ricorsi ad una procedura di gara aperta a busta chiusa! CHIUNQUE, infatti, poteva concorrere per aggiudicarsi l’affitto dell’immobile! La migliore offerta pervenuta si aggiudicava l’immobile! Lo stesso è stato pubblicato sul sito del comune e diffuso presso le agenzie immobiliari di Roma! Probabilmente abbiamo commesso l’errore di non inviare il bando alle Agenzie immobiliari di Roccafiorita (che prendo a titolo di esempio come comune più piccolo della Sicilia) ma normalmente degli immobili romani si occupano le agenzie immobiliari di Roma e non quelle per l’appunto di Roccafiorita, di Mosca, di Parigi e/o Bruxelles.
9. Si prova a gettare ombre anche sul contratto di affitto…. Rassicuro i cittadini! A giorni sarà stipulato il nuovo contratto con la società aggiudicataria e, naturalmente, ne sarà data immediata notizia! Siamo in attesa degli ultimi adempimenti e, in particolar modo, della fideiussione del promissario locatario perché forti della brutta esperienza precedente (dove il comune ha perso 4 anni di affitto che probabilmente non saranno più recuperati perché la società che l’aveva in affitto prima è fallita) ci siamo cautelati e quindi abbiamo subordinato la stipula del contratto ad una fideiussione bancaria. Questa compagine amministrativa, unitamente agli uffici, ritiene, infatti, che i soldi pubblici non si mettono a rischio!!!!
10. Nella richiesta di chiarimenti, paradossalmente, si sorvola (ritengo volutamente) sull’aspetto principale! La nuova compagine societaria, infatti, si è aggiudicata l’affitto dell’immobile per 7.000,00 euro mensili: si tratta della base d’asta risultante dalle tabelle dell’agenzia delle Entrate!!! Cari cittadini sapete a quanto ammontava il canone di affitto ANCHE negli anni in cui è stato sindaco chi ha richiesto chiarimenti? Circa 1.000 euro al mese! A questo punto siamo noi a chiederci:
1. Come mai durante il suo mandato da Sindaco (2007-2012) l’odierno interpellante non è mai intervenuto (come aveva promesso in campagna elettorale) per ristabilire il giusto equilibrio del contratto allora in essere al fine di pervenire ad un aumento del canone di locazione assolutamente inadeguato rispetto alle tabelle dell’Agenzia delle Entrate?
2. Come mai si preoccupa solo adesso dello stato dell’immobile e durante il suo mandato da Sindaco non ha mai investito un centesimo nella villa (le manutenzioni straordinarie, a norma del codice civile, sono sempre a carico del proprietario) né ha mai fatto eseguire un sopralluogo ai tecnici del comune per valutare lo stato dell’immobile?
3. Perché non è intervenuto, negli anni in cui era primo cittadino, a regolarizzare anche solo dal punto di vista catastale l’immobile considerato che è stata questa amministrazione a dover intervenire anche su questo punto (l’immobile, infatti, risultava ancora intestato alla “Fondazione Venini” che non esiste più da circa 30 anni)?
11. Desta così tanto fastidio che una volta firmato il nuovo contratto il comune percepirà 7.000 euro al mese (invece che 1.000 euro al mese) e quindi 84.000 euro l’anno che si traduranno in 1.512.000 euro (1 milione 512 mila euro) nel corso dei prossimi 18 anni ????
12. Ci chiediamo infine solo per chiarezza: forse l’odierno interpellante manifesta in maniera plateale il proprio disappunto perché aderiva a quell’idea consistente nella svendita dell’immobile?
Qualcosa non torna cari concittadini……Se ci darete la forza lo scopriremo INSIEME!
Ma vi è di più! Al di là della vicenda Venini cogliamo l’occasione per evidenziare il nostro dispiacere nel notare che l’odierno interpellante, pur di andare contro l’attuale amministrazione, continua in maniera quasi maniacale a sottolineare SOLO gli aspetti critici con sterili provocazioni e a non evidenziare MAI gli aspetti di cui il nostro comune deve andare fiero ….
Ci chiediamo: questo modo di fare porta benefici al nostro comune o al contrario finisce con l’essere controproducente per chi ci vive o per chi fa impresa?
Si comporta così chi ama DAVVERO il proprio paese e i suoi concittadini?
Ai posteri l’ardua sentenza!
P.S. Non risponderemo alle sterili provocazioni (quelle lasciano il tempo che trovano e non meritano la nostra attenzione) ma continueremo ad informarvi con CHIAREZZA affinchè nessuno possa cadere in (indotti) errori interpretativi…..
Di una cosa siamo assolutamente sicuri: INDIETRO NON SI TORNA!
Il Sindaco e la Giunta Comunale.
Raggiunto da una richiesta di spiegazione pervenuta via social sul gruppo Comune di Castroreale (ME) Unofficial e invitato dagli amministratori della pagina a rispondere, senza indugio, rassegno la mia versione dei fatti al fine di evitare ogni strumentalizzazione del buon operato dell’amministrazione comunale e degli uffici.
Innanzitutto ringrazio, come sempre fatto, gli amministratori del gruppo “Comune di Castroreale (ME) Unofficial” per il servizio volontario che svolgono nel divulgare notizie riguardanti il nostro amato comune e perché no, anche per alimentare dibattiti sani e costruttivi che portino CHIAREZZA.
A differenza di qualcun altro non li attacco e/o li ringrazio “a convenienza”! …. Io li ringrazio sempre e comunque!
Lavorando costantemente insieme all’attuale Giunta, agli uffici e a quei consiglieri a sostegno dell’azione amministrativa per risolvere problematiche a volte particolarmente difficili, chiamato apertamente in causa, non mi sottraggo al richiesto confronto sul tema riguardante la Villa Venini in Roma.
1. Innanzitutto chi chiede spiegazioni sbaglia (volutamente) nel dire che la Villa è stata “restituita” nel febbraio 2024! Perché nel febbraio 2024 è avvenuta una cosa ben diversa: è stato eseguito uno sfratto esecutivo dell’immobile a cui il Sindaco, unitamente all’assessore Triolo, ha partecipato di persona mettendoci la faccia! E dell’avvenuto sfratto ne ha dato subito conoscenza alla cittadinanza attraverso un post pubblico e comunicazioni alla stampa. Le foto, postate a corredo di questo post, si riferiscono proprio a quel giorno in cui, finalmente, si e’ voltato pagina……
2. Qualche giorno dopo, come un fulmine al ciel sereno, viene notificata al comune un’ordinanza di demolizione riguardante diversi manufatti che il Comune di Roma riteneva abusivi! Si, avete capito bene! Il comune di Roma ci contesta diversi abusi edilizi (naturalmente non posti in essere dal Comune) e addirittura ci intima la demolizione di una parte dell’edificio. Il cammino è subito in salita e, pertanto, subisce sin da subito dei rallentamenti……
3. Ecco dunque che viene impugnata la determina dirigenziale del Comune di Roma per non farla diventare esecutiva. Nel redigere il ricorso ci si premura di eseguire degli studi petrografici, aerofotogrammetrie ecc ecc…. Notti passate a studiare i faldoni depositati negli archivi del comune per dare più spunti possibili ai legali dell’ente, lavoro che “non si vede” ma che spero darà presto i suoi frutti in sede Tar Lazio dove è attualmente incardinato.
4. Nel frattempo, valutate le condizioni dell’immobile a seguito di sopralluogo tecnico, nonostante alcuni malumori che cominciano a manifestarsi tra i banchi della ex maggioranza (emergevano alcune posizioni che ritenevano la villa si dovesse vendere, ma su questo punto non mi dilungo perché è già emerso in sede di consiglio comunale) il sindaco (che ha sempre rifiutato e che sempre rifiuterà categoricamente l’idea che la villa debba essere venduta all’asta) riesce ad ottenere il via libera dal consiglio comunale per eseguire alcune opere urgenti di manutenzione straordinaria dell’immobile. Mi sembra giusto precisare che in quella seduta fondamentale era stato l’apporto del Gruppo “Rinnovamento democratico” che votò a favore della manovra appoggiando il sindaco in questo proposito di messa in sicurezza dell’immobile.
5. Cominciano dunque i lavori indifferibili e urgenti sull’immobile: sistemazione del tetto da cui entrava acqua, cambio dei pluviali, eliminazione di fonti di umidità, rifacimento di un muretto laterale che stava precipitando sulla strada adiacente, liberazione dei locali da vecchi mobili desueti e in cattivo stato di conservazione che erano stati abbandonati ecc ecc … E’ utile precisare che l’erba che cresce in un giardino non è un lavoro indifferibile e urgente! Il Comune non può permettersi un giardiniere in attesa che la villa venga affittata perché i soldi pubblici non si sprecano!!!!!!
6. L’immobile al suo interno è in buono stato di conservazione proprio a seguito degli interventi per lavori di circa 35.000 euro effettuati e conclusi qualche mese fa!!!! E’ già agli atti la relazione dell’ufficio competente redatta alla conclusione dei lavori di cui sopra.
7. Naturalmente molto altro si dovrà sistemare ma per il momento, senza timore di smentita, la villa è in sicurezza e non sta subendo alcun pregiudizio strutturale che ne diminuisca il valore.
8. Andiamo al bando pubblico già espletato: per la prima volta nella storia del patrimonio Venini per affittare un bene si è ricorsi ad una procedura di gara aperta a busta chiusa! CHIUNQUE, infatti, poteva concorrere per aggiudicarsi l’affitto dell’immobile! La migliore offerta pervenuta si aggiudicava l’immobile! Lo stesso è stato pubblicato sul sito del comune e diffuso presso le agenzie immobiliari di Roma! Probabilmente abbiamo commesso l’errore di non inviare il bando alle Agenzie immobiliari di Roccafiorita (che prendo a titolo di esempio come comune più piccolo della Sicilia) ma normalmente degli immobili romani si occupano le agenzie immobiliari di Roma e non quelle per l’appunto di Roccafiorita, di Mosca, di Parigi e/o Bruxelles.
9. Si prova a gettare ombre anche sul contratto di affitto…. Rassicuro i cittadini! A giorni sarà stipulato il nuovo contratto con la società aggiudicataria e, naturalmente, ne sarà data immediata notizia! Siamo in attesa degli ultimi adempimenti e, in particolar modo, della fideiussione del promissario locatario perché forti della brutta esperienza precedente (dove il comune ha perso 4 anni di affitto che probabilmente non saranno più recuperati perché la società che l’aveva in affitto prima è fallita) ci siamo cautelati e quindi abbiamo subordinato la stipula del contratto ad una fideiussione bancaria. Questa compagine amministrativa, unitamente agli uffici, ritiene, infatti, che i soldi pubblici non si mettono a rischio!!!!
10. Nella richiesta di chiarimenti, paradossalmente, si sorvola (ritengo volutamente) sull’aspetto principale! La nuova compagine societaria, infatti, si è aggiudicata l’affitto dell’immobile per 7.000,00 euro mensili: si tratta della base d’asta risultante dalle tabelle dell’agenzia delle Entrate!!! Cari cittadini sapete a quanto ammontava il canone di affitto ANCHE negli anni in cui è stato sindaco chi ha richiesto chiarimenti? Circa 1.000 euro al mese! A questo punto siamo noi a chiederci:
1. Come mai durante il suo mandato da Sindaco (2007-2012) l’odierno interpellante non è mai intervenuto (come aveva promesso in campagna elettorale) per ristabilire il giusto equilibrio del contratto allora in essere al fine di pervenire ad un aumento del canone di locazione assolutamente inadeguato rispetto alle tabelle dell’Agenzia delle Entrate?
2. Come mai si preoccupa solo adesso dello stato dell’immobile e durante il suo mandato da Sindaco non ha mai investito un centesimo nella villa (le manutenzioni straordinarie, a norma del codice civile, sono sempre a carico del proprietario) né ha mai fatto eseguire un sopralluogo ai tecnici del comune per valutare lo stato dell’immobile?
3. Perché non è intervenuto, negli anni in cui era primo cittadino, a regolarizzare anche solo dal punto di vista catastale l’immobile considerato che è stata questa amministrazione a dover intervenire anche su questo punto (l’immobile, infatti, risultava ancora intestato alla “Fondazione Venini” che non esiste più da circa 30 anni)?
11. Desta così tanto fastidio che una volta firmato il nuovo contratto il comune percepirà 7.000 euro al mese (invece che 1.000 euro al mese) e quindi 84.000 euro l’anno che si traduranno in 1.512.000 euro (1 milione 512 mila euro) nel corso dei prossimi 18 anni ????
12. Ci chiediamo infine solo per chiarezza: forse l’odierno interpellante manifesta in maniera plateale il proprio disappunto perché aderiva a quell’idea consistente nella svendita dell’immobile?
Qualcosa non torna cari concittadini……Se ci darete la forza lo scopriremo INSIEME!
Ma vi è di più! Al di là della vicenda Venini cogliamo l’occasione per evidenziare il nostro dispiacere nel notare che l’odierno interpellante, pur di andare contro l’attuale amministrazione, continua in maniera quasi maniacale a sottolineare SOLO gli aspetti critici con sterili provocazioni e a non evidenziare MAI gli aspetti di cui il nostro comune deve andare fiero ….
Ci chiediamo: questo modo di fare porta benefici al nostro comune o al contrario finisce con l’essere controproducente per chi ci vive o per chi fa impresa?
Si comporta così chi ama DAVVERO il proprio paese e i suoi concittadini?
Ai posteri l’ardua sentenza!
P.S. Non risponderemo alle sterili provocazioni (quelle lasciano il tempo che trovano e non meritano la nostra attenzione) ma continueremo ad informarvi con CHIAREZZA affinchè nessuno possa cadere in (indotti) errori interpretativi…..
Di una cosa siamo assolutamente sicuri: INDIETRO NON SI TORNA!
Il Sindaco e la Giunta Comunale.
